Sintomi sospetti:
Tosse, bisogno di schiarire spesso la gola o di fare deglutizioni ripetute e faticose dopo i pasti, masticare con estrema lentezza o trattenere a lungo il cibo in bocca. Se questi sintomi compaiono mentre si mangia o beve, possono essere una spia della disfagia. Non sono da trascurare neppure la voce gorgogliante dopo i pasti o il senso di soffocamento, meritevoli di essere indagati dapprima con il medico di famiglia e poi con uno specialista.
Malattie concausa di disfagia:
In caso di (in ordine alfabetico): AIDS, aneurisma aortico, amiloidosi, botulinismo, bronchite, calcolosi salivare, candida, diverticoli esofagei, ernia iatale, esofagite, faringite, fibrosi cistica, gastrite, gozzo, laringite, mononucleosi, parotite, reflusso gastroesofagite, sclerodermia, tetano, tonsillite, tracheite, ulcera peptica e diverse altre condizioni, esiste la probabilità che durante l’evoluzione della ‘prima’ malattia, possa comparire anche la disfagia.
Famigliarità e ereditarietà: quanto contano.
Nulla, la disfagia non è una problematica che si eredita o si trasmette geneticamente. Ma ha sempre cause traumatiche o sequenziali a malattie specifiche.
TecnicaMente a rischio.
Il rischio maggiore associato alla disfagia è la malnutrizione dovuta a un apporto insufficiente di calorie e/o nutrienti, specie di proteine, per la ‘fatica’ ad alimentarsi. Per prevenire questo rischio è indispensabile frazionare i pasti e strutturare una dieta con cibi di ‘velluto’, dalla consistenza giusta e adatta alla gravità e tipologia di disfagia.
Dove e perché il boccone si inceppa.
La deglutizione si struttura in 7 fasi: la fase 1 o di preparazione orale in cui il cibo viene preparato in bocca tramite la salivazione e la masticazione; la fase 2 in cui inizia il riflesso deglutitorio e il cibo viene ‘spinto’ verso il palato molle e tonsille; la fase 3 o faringea che impedisce al cibo di risalire nelle cavità nasali ed il faringe incomincia a contrarsi, il tutto in pochissimi secondi. La fase 4 o esofagea in cui il bolo passa nell’esofago; la fase 5 in cui il cibo scende nello stomaco e poi nel duodeno (una parte dell’intestino tenue) per essere digerito. In questi processi sono coinvolte anche altre funzionalità come quella respiratoria e muscolare, se qualche cosa nei meccanismi di ‘cooperazione’ si inceppa, ecco che il boccone si blocca nel suo percorso, innescando tra le varie conseguenze anche la disfagia.